GENNAIO - N° 31
Hugo Moyano alla guerra della Casa Rosada. In Cile UDI e RN ai ferri corti. A La Paz ricompare, Ministro della Presidenza, Juan Ramon Quintana. Kassab Grande Cerimoniere paulista, e Dilma che più perde pezzi e più aumenta i consensi: al primo anno di mandato ha superato sia FHC che Lula. Infrastrutture d opere pubbliche, in Colombia... Clima elettorale in salsa messicana ma, dal 2006, quarantasettemila morti ammazzati. Ecuador: il Grande Fratello! "Chiamatemi i banchieri, compriamo una banca!”: non è l’intercettazione di Consorte, ma solo Aló Presidente. Cuba, muore un altro dissidente in sciopero della fame mentre la Rousseff perfeziona il bulgaro con Bruno Rodriguez): ognuno si faccia i diritti umani suoi! Efrain Rios Montt arrestato e processato per genocidio delle popolazioni Maya: momento storico per Rosalina Tuyuc e la sua gente. Las Malvinas son … mercosureñas!
FEBBRAIO - N° 32
Serra si accontenta di San Paolo; Kassab maestro nel gioco delle tre carte; Marina attacca Dilma sui temi ambientali. Morales torna alla carica, brandendo Odebrecht contro gli indigeni. Aysén insorge (ma contro l’isolamento) e Piñera perde consensi. Le privatizzazioni selvagge di Menem falciano 51 vite alla Estacion Once. Ecuador …finisce a tarallucci e vino. Si dimette il Procuratore generale, Vivianne Morales, nella Colombia dei veleni. Il Messico scalda i motori delle presidenziali. Abel Prieto, dopo 15 anni da Ministro… Mauricio Funes sempre più "centrale” in El Salvador. Si riparla della metropolitana di Lima: brrr! Arranca una (vera) campagna elettorale in Venezuela, con apprensione per la salute del Presidente. Otto Pérez Molina: sorpresa! Lavitola e …il capo. Cuba esclusa dalla Cumbre de las Américas: che senso ha?!
MARZO - N° 33
Palazzo dei Normanni: la Cappella Palatina attrae la Rousseff. Marce indigene nel TIPNIS della Bolivia. Marce patagoniche nella regione di Aysén in Cile. Marce dei minatori di frodo in Perù. Marce anti-miniere in Ecuador. In Colombia le FARC rilasciano gli ultimi 10 militari sequestrati. La campagna elettorale messicana entra nel vivo. Terza operazione chirurgica, a Cuba, per il Presidente Chavez: inaugurato il governo di "andata e ritorno”. Argentina: occultare i buchi energetici e strutturali a suon di (minacciate) nazionalizzazioni? 1998: Juan Pablo II-Castro / 2012: Benedicto XVICastro / …2026? Honduras: la moglie. Uruguay: BBB!!! Haiti: deciso – a Santiago - l’avvio della riduzione di Minustah. Lula (finalmente visitato anche da FHC), ha sconfitto il cancro e torna all’attività politica: qualcuno trema. Noi gli esprimiamo gioia e sollievo. Lutto per i Diritti umani: è morto, a Buenos Aires, Eduardo Luis Duhalde.
APRILE - N° 34
Scricchiolii De Vido-Kicillof: La Campora alla prova della YPF. Il poliziotto cattivo argentino e quello buono boliviano? E intanto a Vaca Muerta… Finalmente: (un) Brizola al Governo! …Ma sul tavolo di Dilma la patata bollente è il Codice forestale. Si muove il Cile di Piñera: riforma tributaria e riforma dell’educazione. A Cuba, dopo il Papa, riprende il tran tran quotidiano, degli arresti. Le responsabilità della repressione dei Sarayaku. Grattacapi per Funes: si dimette Dada. E si perdono pure le elezioni… Una legge per difendere i difensori dei diritti umani in Messico: ci volevano le elezioni. El dorado in Perù. Scontro istituzionale paraguayano. Accordo fiscale Argentina-Uruguay: addio Svizzera. Si vota in Repubblica Dominicana. E Capriles, in assenza di confronti tra candidati, si dedica a conoscere il suo Venezuela. Rumori di golpe ad Haiti. Martinelli a colazione, insieme a cornetto, arepa e cappuccino, chiede quotidiani italiani. Per stare aggiornato sul proprio paese.
MAGGIO - N° 35
Daniel Scioli rompe (gli indugi). La Campora dilaga a macchia d’olio. Un boliviano chiede rifugio politico in Brasile, pur non chiamandosi Battisti. Nelson Jobim tesse una tela lulista, guardando al futuro. Il veto forestale di Dilma inaugura Rio+20. Luna di miele transfrontaliera tra Santos e Chavez. Codelco fa la pace con i britannici. Si è spento Monsignor Quesada Turuño, protagonista degli accordi di pace in Guatemala. Pur non cacciata, Repsol se ne va da Cuba. Big bang messicano: cosa troveremo nel taco? Humala in picchiata. L’ALBA, spalleggiata da un permaloso Brasile, azzanna il meglio dell’OEA: la CIDH. Chissà perché… Venezuela: scadono i termini per la presentazione delle candidature presidenziali. È scomparso Carlos Fuentes, messicano del mondo.
GIUGNO - N° 36
Destituito Fernando Lugo. Chavez reagisce con l’embargo petrolifero contro Asuncion, …ed entra nel Mercosur. Alternanza in Messico: ritocca al PRI. La "foto di El Tigre” crea tensioni in Argentina: Scioli sulla graticola. Evo, Ambasciatore mondiale della quinoa. L’effetto Carlinho squassa le alleanze in Brasile: PT e PSB si vanno pericolosamente allontanando… In Cile RN prova l’ebbrezza di giocare in proprio. Si avvia la partita Chavez/Capriles (Maduro pronto in panchina, nei momenti liberi dalle riunioni con i vertici militari guaranì). E, sempre in Venezuela, uno "strano” porto iraniano sul Golfo del Messico… Legge di riforma politica in Colombia. "Papà Hypolito” fa volare gli stracci nel PRD dominicano. Wen Jiabao alla conquista dell’America latina. Festeggiato a Tiwanaku il capodanno andino: sono 5520 e …portati bene! Vittoria della Giustizia: in Argentina le nonne fanno storia.
LUGLIO - N° 37
Nasce la quinta area economica del mondo: il Mercosud (con Venezuela). Da El Alto a La Paz,e ritorno, in teleferica: buona notizia per chi vive a 4.200 m. slm. Il processo del "mensalão”: qualche giudice del STF ha tentato di riscrivere la storia politica del Brasile attuale, in vista delle appetitose elezioni amministrative di ottobre. In Cile la destra si ricompatta e il centrosinistra no: Marco Henriquez da volentieri il proprio contributo. Prime difficoltà vere per Juan Manuel Santos. E torna in campo, da mediatore, Angelino (in buona salute). "Agenda Moyano” sul tavolo di Cristina. Mentre Videla scarica sui morti (non desaparecidos): "ci assistette il Nunzio apostolico Pio Laghi”. Cuba: tra strani incidenti stradali e nuove tasse… Riavvicinamento PAN-PRI: il coperchio sulla protesta. Chavez, grande inventore di insulti elettorali… Il primo anno di governo di Humala Tasso festeggiato con il varo di un nuovo governo: meno militari e più diritti umani. Tegola Pluna per Mujica (e Astori), mentre l’Uruguay accelera sulla legalizzazione della cannabis per uso personale. El Salvador: la guerra per non fare i supplenti… Antonio Ingroia in Guatemala.
AGOSTO - N° 38
Peña Nieto è Presidente (eletto) e AMLO fonda un nuovo partito. Piñera male nei sondaggi, vanza Bachelet, ma ritorna la politica: con la riforma tributaria. Referendum indigeno in Bolivia, ed Evo fa visita alla Confindustria. Mensalão: il "que se vayan todos” brasiliano. E Russomanno scava… Apocalittico incendio alla raffineria di Paraguanà, mentre Chavez e Capriles sono testa a testa (tranne che nella quantità di ore di trasmissione tv a reti unificate). Timochenko-show a L’Avana: ma "le chiavi” sono in mano alla partnership USA/ Brasile. Firme false in Ecuador (…provincia lombarda?). Selettivi incidenti stradali e nuove tasse in CUC: è Cuba. In Argentina riappare il corralito, di infausta memoria, …ed il mercato nero. Funes risolve la crisi istituzionale salvadoregna. Cambiamento strutturale per l’uguaglianza: lo dice la CEPAL. Italia-America latina: è in rete www.donatodisanto.com